Il rapporto tra banca e impresa, ma quando si dice banca in realtà qui è inteso mondo finanziario in genere, Fintech, private equity, venture capital, equity crowdfunding ecc., oggi è radicalmente cambiato.
Fino al 2017 il mondo finanziario, le banche in special modo, valutavano i loro crediti sulla base del principio contabile IAS 38, il quale prevedeva che un credito si svalutasse sulla base delle perdite sostenute “incurred losses” generalmente derivante dalla manifestazione di qualche evento negativo “trigger event”.
Con la crisi finanziaria, questo modello ha presentato delle criticità, una fra tutte quella che aspettare di rilevare la perdita al verificarsi dell’evento negativo è ormai tardi, per cui è nata l’esigenza di prevenire tali perdite. l’EBA (European Banking Autority) l’autorità bancaria europea, è intervenuta, imponendo a tutti gli Istituti di credito di adottare il principio contabile IFRS 9, il quale introduce il concetto di perdita attesa “expected lesses” vale a dire che la perdita deve essere stimata prima della concessione del credito e poi va monitorata durante tutta la durata del credito, sulla base dei dati aziendali e altro. Questo metodo è definito dalle linee guida dell’EBA Guidelines on Loan Origination and Moniotoring-L.O.M..
Questo passaggio alle L.O.M., apre uno scenario, nel rapporto Banca-Impresa, di un cambiamento epocale. Oggi l’impresa che intende accedere al credito, dovrà dimostrare la sostenibilità dell’investimento, dal punto di vista patrimoniale, economico e finanziario. Non solo, questa sostenibilità deve essere evidente nell’esercizio in cui si richiede la linea di credito e per gli esercizi successivi almeno un quinquennio. Per far ciò è molto importante che l’imprenditore dia un’informativa dettagliata della propria situazione, ad esempio non può non presentare, un’analisi di bilancio che non tenga conto delle 6 aree di interesse bancario.
Al termine dell’analisi, al credito sarà assegnato un rating, per cui l’impresa sarà valutata in base agli STAGE.
Nello SATGE 1 sarà collocata l’impresa ritenuta migliore, per cui il suo PD “Proability of Default” cioè la probabilità che il credito non venga rimborsato, è valutato dalla data del rilascio ai successivi 12 mesi. Lo STAGE 2 invece, denota qualche criticità, per cui l’Istituto è obbligato a valutare la PD non più nei soli 12 mesi successivi ma per tutta la durata del credito concesso. Questo vuol dire che la Banca deve garantire l’eventuale perdita con gli accantonamenti a fondo, che sono accantonamenti onerosi e pertanto vengono ribaltati al cliente.
In questo scenario è importante che l’imprenditore, abbia consapevolezza delle performance della sua azienda e che le sappia ben spiegare all’eventuale finanziatore esterno.
Ci sarebbe da presentare anche un altro cambiamento epocale che impatterà in futuro imminente sulle imprese, che sono i parametri E.S.G. “Environmental Social and Governance” Ambiente, Sociale e capacità di Gestione, ma sarà argomento di una prossima trattazione.